Da allora il volontariato è sempre stato un vanto ed onore per tutti i recchellini.
Nella città c’è una Croce Verde e un gruppo di volontari antincendio boschivo VAB, entrambi molto attivi.
Forse molti non conoscono Recco, ma sicuramente avrete sentito parlare della Pro Recco di pallanuoto.
La Pro Recco venne fondata con il nome Rari Nantes Enotria nell’estate del 1913, in mare, davanti ai Bagni Enotria a Recco.
Mitica squadra paragonata alla Juventus, per il gran numero di Scudetti vinti, ben 33, ha inoltre un altro record.
Il 22 aprile 2017 con la vittoria contro il Quinto per 15-1 vale il successo numero 73 di fila in Italia: è il nuovo record per la striscia vincente più lunga dello sport italiano.
Ora la lunga spiaggia davanti alla città. Viene usate per la balneazione e specie in inverno dagli appassionati di surf.
Recco è anche un punto di partenza ideale, per molte gite, ad iniziare da Camogli (farò in seguito un articolo) ma anche per Portofino e le varie camminate sul suo monte omonimo, tutto in zona parco.
Dal porticciolo di levante potete prendere il battello per andare a Fan Fruttuoso di Camogli, ma anche Genova o altre località della costa.
Un buon punto di osservazione della città è da Megli, monte lato ponente.
Per qualsiasi informazione vi è una Pro Loco molto efficiente. www.prolocorecco.it
Ultimamante tra Genova e Recco è entrato in funzione un Bus, a propulsione elettrica e la città è ben servita dai treni, anch’essi elettrici.
La nuova giunta comunale è particolarmente attenta all’ecologia e allo smaltimento dei rifiuti urbani.
Una valida alternativa è la bicicletta, ma attenzione perchè se voleste proseguire verso levante, vi trovetere subito ad affrontare la salita per Ruta che scavalca il Monte di Portofino.
A meno che non siate provetti ciclisti, è consigliabile usare delle biciclette con facilitatore di pedalata.
I benefici nell usare tali biciclette, oltre il fatto di poter accedere nelle zone a transito limitato e trovare posteggio ovunque, è quello di non stramazzare, specie in estate su salite impegnative come quella per Ruta.
Una volta scavalcato il Monte di Portofino, potrete scegliere se dirigervi verso Santa Margherita Ligure o Rapallo.
Vi consiglio di visitare la pag. Amazon di Nilox, dove troverete accessori e anche monopattini elettrici che stanno spopolando in tante città.
Per quanto riguarda i ristoranti, focaccerie, pizzerie e hotel non metto una lista che dimenticherei qualcuno. Basta camminare per la città per avere l’imbarazzo della scelta, vi dico solo di non disdegnare i panifici, dove troverete tra l’altro focaccia al formaggio IGP e pizzata.
Consorzio Focaccia di Recco col formaggio IGP. La “Focaccia di Recco col formaggio” è un prodotto da forno ottenuto dalla lavorazione di un impasto a base di farina di grano tenero, olio extravergine di oliva italiano, acqua, sale, farcito con “Formaggio fresco” e successivamente cotto in forno.
Ogni anno il Consorzio organizza una grande festa che attira gente da mezza Italia. Migliaia di persone si mettono in coda fin dalla mattina, davanti a tutti i negozi e panifici, dove viene distribuita a rotazione, focaccia normale, con le cipolle e con il formaggio, gratuitamente! Poi non dite che i genovesi sono tirchi.
Simpatiche ma agguerrite le “scianche” Gare a chi mangia una focaccia nel minor tempo possibile.
Per info:www.focacciadirecco.it
Se vi sta ancora qualcosa in pancia, vi consiglio anche le Trofie al pesto, buonissime.
Tutti gli anni il 7-8 di settembre, Recco si ferma per la festa patronale e la Sagra del Fuoco.
Gran parte della città viene chiusa al traffico veicolare. Centinaia le bancarelle lungo la strada principale.
I festeggiamenti coinvolgono tutta la Città che per l’occasione si divide in sette quartieri dalle origini antichissime che risalgono agli inizi del secolo scorso. L’incoronazione solenne della “Suffragina”
avvenne l’8 settembre 1824 per opera del cardinale Lambruschini, ma da sempre i recchelini la veneravano quale Patrona e Protettrice di Recco.
Tutti i quartieri, oltre che i maestosi e bellissimi Fuochi pirotecnici, allestiscono anche le tradizionali “sparate” con i “mascoli” Piccoli cannoncini molto pesanti riempiti di polvere nera e segatura pressata, a formare “tracciati” più o meno lunghi con un finale “il Riondino” composto da migliaia di pezzi uno vicino all’altro.
La “miccia” è una fila di polvere da sparo in grani che collega i vari mascoli.
Dato che facilmente la miccia, si può spegnere per vari motivi, un fuochino sorveglia l’andamento della sparata e qualora necessario dà un tocco alla polvere con il “bettone” un lungo bastone, dove su una estremità vi è una pesante palla di ferro che viene arroventata per ore dentro il fuoco di legna.
Lo spettacolo è assicurato. Per le due serate le ferrovie organizzano convogli straordinari e la stazione è vicinissima, quindi il treno risulta essere il mezzo ideale per andare a Recco in quei giorni.
Non dimenticatevi una macchina fotografica, perchè di occasioni per qualche buon scatto ne avrete tante. Indispensabile però è avere un buon cavalletto, se no i fuochi artificiali non li riuscirete a fotografare. Ottimo e leggero è questo. Cavalletto per foto e video Manfrotto .
Con circa 60 auro avete un buon cavalletto per tutte le occasioni. Lasciate perdere le cineserie, ve lo dice un fotografo
Insomma vi assicuro che una gita a Recco merita senz’altro di essere fatta, ma se non vi bastasse recco, ecco una bella gita sui monti: Escursione al Monte Penna
Questo articolo nasce da delle mie esperienze personali.Qualsiasi visitatore applichi i dati pubblicati in questo articolo lo fa sotto la sua diretta ed unica responsabilità. Le informazioni contenute nel presente articolo non costituiscono pareri di tipo professionale.