Piante di canapa
Salute

I benefici della canapa e del CBD

Canapa, una pianta dalle mille virtù non solo curative. Il cbd solo ultimamente sta avendo i giusti riconoscimenti.

Come è possibile che una pianta tanto utile al genere umano sia stata demonizzata talmente tanto da esserne stata vietata la coltivazione in quasi tutto il mondo?

In questo breve articolo vedremo di spiegare alcune cose essenziali.

Iniziamo a far chiarezza. In natura esiste la Canapa Sativa, Indica e Ruderalis.

Canapa Sativa.

È mediamente alta 1.5 m. ma in alcune condizioni e varietà può arrivare e superare i 5m di altezza. La Canapa Sativa produce da un basso a un medio contenuto in THC, spesso non più dell’1-2 % >(il thc è la così detta droga, spiegherò meglio più avanti per ora basta capire il concetto)

La C. sativa è molto usata per la sua fibra per produrre corde, capi di abbigliamento e tessuti in generale.

Coltivata anche per i suoi semi commestibili sia per uso alimentare umano e animale. Vi si estrae un ottimo olio alimentare.

Vi sono campi di decine di ettari coltivati a sativa ed è usata a livello industriale

Canapa Indica.

Le piante generalmente non superano 1.5 m. di altezza. A seconda del metodo di coltivazione e varietà, i livelli di THC possono superare il 25%. Si parla di un record di oltre il 35% Una vera bomba. Ovviamente la indica viene molte volte coltivata indoor e il costo di un singolo seme può essere di decine di euro.

Canapa Ruderalis.

È una pianta poco usata e conosciuta. Ha un contenuto basso di THC. La ruderalis è una specie di cannabis originaria della Russia, Siberia. È una pianta piccola, alta circa mezzo metro, senza cime. è usata negli incroci per aumentare la robustezza nelle varietà erbacee più delicate.

Piantine di canapa

La resina dei fiori femminili della canapa.

La resina, prodotta dal fiore della cannabis, contiene fino a 60 cannabinoidi, 100 terpenoidi, 20 flavonoidi,ma parliamo subito del Thc che come sopra dicevo è la parte psicoattiva.

Benché provochi effetti non sempre prevedibili, specie ad alte dosi ha pure degli effetti positivi.

Nell’inappetenza dovuta a chemioterapia, nel glaucoma e nel dolore cronico, inoltre, Il College of Virginia riferì il 18 agosto 1974 che la marijuana e nello specifico, il componente psicoattivo il THC, ha rallentato la crescita dei tumori polmonari, al seno e leucemia indotta da virus nei topi di laboratorio e ha prolungato le loro vite fino al 36%.

Ricordiamoci che tutti noi, nel cervello abbiamo gli endocannabinoidi e quindi le varie molecole che provengono dalla cannabis, non sono viste come un qualcosa di estraneo e anzi, molte volte vengono semplicemente integrate.

Tutto un altro discorso sarebbe su alcaloidi estranei a noi come la caffeina, che però incredibilmente è accettata da tutti.

Non avete mai detto o sentito dire: “Se non mi bevo uno o due caffè al mattino proprio non sto in piedi”

Ebbene, senza la droga caffeina, che tra l’altro è una molecola molto simile a quella della cocaina, il corpo e il cervello, non si svegliano.

Volete una prova del nove?

Qualsiasi cosa che mangiamo o beviamo può avere una dose letale, la famosa DL50.

La DL50 è la dose in grado di uccidere il 50% delle cavie di laboratorio e viene espressa in mg di sostanza/Kg. di peso corporeo.

È stato calcolato che la dose letale (LD50) di cannabis è tra 1:20.000 e 1: 40.000. Ciò significa che dovreste consumare circa 20-40.000 volte la quantità di cannabis presente in un normale spinello nell’arco di un ora per rischiare di morire. In pratica dovreste fumare circa 750kg di cannabis in un’ora e anche ci provaste, non ci riuscireste non solo per la evidente quantità spropositata, ma anche per il fatto che il cervello la conosce e quando la dose supera una certa soglia, induce un sonno quasi istantaneo. Insomma vi addormentate come dei sassi.

La DL50 della caffeina nell’uomo dipende dalla sensibilità individuale, ma è stimata essere circa 150–200 mg/kg di peso corporeo ovvero 80-100 tazzine!

Come potete capire è molto più facile morire di caffè che di cannabis!

Ma allora non ci sono effetti secondari?

No attenzione a non confondere le due cose. La cannabis può uccidere indirettamente, ad esempio mettendosi alla guida dopo aver fumato.

Potete uccidere voi stessi o altra gente, provocando incidenti o investendo passanti, quindi il fumo è assolutamente incompatibile con la guida.

Molta attenzione anche in caso si lavori con attrezzi o in posti pericolosi; la lucidità sempre.

Queste doverose avvertenze devono essere applicate anche per gli psicofarmaci e per l’alcool. A proposito l’DL50 dell’alcool? 7.050gr/kg per farla breve mezzo litro di alcool puro e rischiate di andare all’altro mondo!

Giovani piante di canapa

La storia della canapa e del suo uso.

L’uso della canapa in medicina è probabilmente lunga quanto la storia dell’uomo ed è stata documentata fin dal 1600 a.c.

Innumerevoli sono i testi in cui se ne parla, soprattutto in quelli cinesi, delle varie dinastie risalenti fino al 2800 a.c.

La canapa era talmente utile per tanti scopi, che in America nel 1700 era obbligo per ogni agricoltore, adibire una parte del terreno alla sua coltivazione.

Dall’obbligo di coltivarla all’obbligo di distruggerla, si passò negli anni 30 per chiari interessi commerciali in favore delle multinazionali del petrolio della chimica e della medicina.

Il paladino nelle crociate contro questa pianta fu Harry Anslinger.

Soprattutto con una campagna mediatica denigratoria, fece passare delle leggi sempre più proibizionistiche.

Parliamo ora del CBD (cannabidiolo)

Una sostanza chimica naturale non tossica e non psicoattiva.

Il composto trovato nella pianta di canapa, agisce come un inibitore potente nella crescita delle cellule tumorali.

Il composto è particolarmente efficace nell’arrestare la diffusione del cancro al seno innescando l’apoptosi (morte cellulare programmata) inoltre gli scienziati del California Pacific Medical Center di San Francisco hanno anche dimostrato che il CBD può fermare le metastasi in molti tipi di cancro aggressivo al cervello e prostata.

Ora io non posso mettere in questo breve articolo le centinaia, di studi eseguiti in tutto il mondo che comprovano le proprietà antitumorali della cannabis. Google in questi casi aiuta moltissimo per chi vuole approfondire.

Olio di canapa

Qui la confusione regna sovrana, vediamo di fare un po’ di chiarezza.

Abbiamo l’olio derivato dai semi della canapa. L’olio di CBD derivato da coltivazioni a basso tenore di thc e l’olio di cannabis ad alto tenore di thc.

Olio dai semi di canapa.

Può essere ottenuto attraverso procedimenti fisico-chimici o dalla spremitura a freddo. Anche se ovviamente più costoso è da preferirsi quest’ultimo.

Adatto per tutti, compresi vecchi e bambini, per il suo buon rapporto di Omega 3 e omega 6 che è 3:1 è anche una buona fonte di Acido alfa linoleico, Vit. PP, A, E, B1, B2, C più vari elementi minerali, quali il ferro, magnesio, potassio, calcio e fosforo.

Il thc è in tracce e per avere un qualche effetto psicotropo, bisognerebbe berne 10 litri al giono! Buona la presenza di CBD.

100% Biologico Olio di Semi di Canapa Spremuto A Freddo

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Olio di CBD.

Come sopra dicevo le sue indicazioni probabilmente sono centinaia.

Antinfiammatorio, anticonvulsivo, ansiolitico, antipsicotico, anticancro, utile nei vari stati dolorosi, nell’epilessia, nella sclerosi multipla, nell’insonnia, migliora l’appetito e riduce la nausea nei chemio trattati.

Il cbd esiste anche in crema, per reumatismi o infiammazioni locali.

È di libera vendita in negozi specializzati, erboristerie e farmacie a patto che la percentuale di THC non sia superiore allo 0,2%

Potrei scrivere un libro solo che sul CBD, per ora mi fermo qui, eventualmente farò un articolo solo su questo argomento.

L’olio per alcuni ha un cattivo sapore (io lo trovo ottimo ma i gusti non sono tutti uguali) ma se non volete privarvi di una ricca fonte di Omega 3-6-9 allora vi consiglio delle perle da ingerire.

Vi lascio anche questo link generale dove potete trovare decine se non centinaia libri sulla canapa.

Una guardata la darei anche su Ebay perchè ho trovato tanti prodotti interessanti a base o contenenti canapa.

Confezione crema cbd 5Kind Confezione olio cbd Pure H Confezione olio cbd Dreams

 

 

Olio di cannabis con thc.

Anche il questo caso dobbiamo fare un distinguo.

Ci sono persone che producono olio ad altissima concentrazione di thc con il solo scopo di sballarsi e chi invece produce un olio che si è sopra alla soglia dello 0,2% ma lo fa a scopo curativo.

Il caso esemplare è quello di Rich Simpson, questo signore canadese, da anni si impegna affinché le persone affette da cancro, ma anche da altre gravi patologie, si possano curare da sole, tramite l’uso d’olio di cannabis autoprodotto.

A quest’uomo, gli vennero diagnosticati 3 melanomi cancerosi in tre diverse parti del corpo che lui guarì con applicazioni locali ed ingestione di olio di canapa che produce tutt’oggi in casa.

Centinaia se non migliaia le testimonianze provenienti da tutto il mondo, di guarigioni o forti miglioramenti nelle più disparate patologie.

Detto tutto questo, appare chiaro che se vogliamo parlare seriamente di Cannabis terapeutica, dobbiamo per forza intendere il fitocomplesso completo.

L’interazione naturale tra i principi attivi presenti in un fitocomplesso fa sì che l’insieme degli agenti che lo compongono abbia un’efficacia e un’azione maggiore rispetto a quella degli elementi stessi se presi singolarmente.

Terpeni, cannabinoidi (circa 66 tipi differenti) e vari elementi chimici ancora non ben studiati o trovati, fanno della canapa terapeutica un’arma micidiale in tutti quei casi dove la medicina si è arresa miseramente.

In Italia qualsiasi medico può prescrivere la canapa, purtroppo però molti non ne conoscono le potenzialità e quindi mancano le prescrizioni che in altri paesi anche europei, sono decisamente più numerose.

Nelle farmacie si trovano infiorescenze standardizzate e in 7 regioni italiane si può richiedere il rimborso.

Purtroppo ad oggi, solo lo stabilimento Farmaceutico militare di Firenze è abilitato alla coltivazione e distribuzione attraverso le farmacie accreditate. Inutile dire che la quantità necessaria non è raggiunta e allora si ricorre all’importazione dall’estero.

Questo comporta inevitabilmente che pazienti con gravissime problematiche di salute, debbono rivolgersi, loro malgrado alla malavita per avere la quantità necessaria per la loro terapia.

Questo comporta foraggiare le organizzazioni malavitose e nessuna sicurezza per il “prodotto” acquistato.

La canapa, una pianta dalle 1000 virtù!

Confezione proteine di canapa da 500 gr.

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